schede tecniche MAGICO SUPRAMONTE - OUTDOOR EXPERIENCE

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Speciale Sardegna

MAGICO SUPRAMONTE
SCHEDE TECNICHE



Tariffario a fondo schede!



BADDE DORONE' (canyoning asciutto)

INFORMAZIONI:

Discese a corda: n°7 - max. 12 metri

Dislivello: 300 m circa in salita (D+), 300 m circa in discesa (D-)

Esperienza tecnica richiesta:
escursionista  

Attrezzatura personale: scarpe approach o scarponi da escursionismo (trekking), scarpe di ricambio, pantaloni lunghi e corti, maglietta, giacca a vento (ventina), zaino da giornata (max 20 litri), 2/3 litri d'acqua, crema solare, occhiali da sole.

Attrezzatura tecnica personale:
Casco, imbrago, lampada frontale, se in possesso (a chi ne fosse sprovvisto verranno forniti dalla Guida Alpina).

Descrizione:
Nel Supramonte di Oliena, nella valle di Lanaitho, poco distante dalle rovine archeologiche del villaggio nuragico di Tiscali, si trova la forra di Badde Doroné.
Le calate di questa forra, si prestano ad una facile introduzione alla verticalità anche per i principianti ma non per questo meno suggestive di altre forre.
La bellezza delle conformazioni geologiche, e gli esemplari quasi antichi di ginepri e lecci che ne contornano le pareti, rendono fiabesco il sito.


Percorso - Dal parcheggio per la visita turistica a Tiscali, posto in fondo al vallone di Lanaitho, l’escursione inizia risalendo il sentiero che raggiunge il villaggio, il quale per la sua particolarità merita la visita.
Tornando brevemente indietro sui nostri passi, risaliamo ud una selletta che separa la cima del Monte Tiscali (518 m) dalla Punta Doroné (517 m).
Seguendo il crinale successivo in discesa raggiungiamo l'imbocco della forra con una prima calata di 12 metri.
Da qui un susseguirsi di calate e camminate sul fondo del torrente secco ci conducono verso la Voragine di Tiscali meraviglia della natura che visiteremo.
Ora il nostro tour si potrebbe interrompere portandoci sul sentiero normale, invece continueremo nel Troccos de Corrojos, che interseca il Badde Doroné e dopo ancora tre brevi calate in pochi minuti raggiungeremo il parcheggio.


SU GORROPU integrale

INFORMAZIONI:

Discese a corda: n°3 - max. 15 metri

Dislivello: 200 m circa in salita (D+), 1000 m circa in discesa (D-)

Esperienza tecnica richiesta:
percorso 1 - escursionista medio con buona forma fisica
percorso 2 - escursionista esperto con buona forma fisica

Attrezzatura personale: scarpe approach o scarponi da escursionismo (trekking), pantaloni lunghi e corti, maglietta, giacca a vento (ventina), zaino da giornata (max 20 litri), 2/3 litri d'acqua, crema solare, occhiali da sole.

Attrezzatura tecnica personale:
Casco, imbrago, lampada frontale, se in possesso (a chi ne fosse sprovvisto verranno forniti dalla Guida Alpina).

Descrizione:

Gorropu o Gorroppu è una profonda forra (canyon) carsica situata al centro del Supramonte tra i paesi di Dorgali, Urzulei e Orgosolo.
La gola ampia e racchiusa da imponenti pareti presenta un ambiente unico ammantato di una bellezza selvaggia.
La traversata integrale di Gorropu è una vera e propria avventura nel cuore del Supramonte inseguendo il corso del Riu Flumineddu.

Percorso 1 -  Dal passo montano di Ghenna 'e Silana (1017 metri) che raggiungiamo col servizio taxi, iniziamo la ripida risalita del sentiero che porta a Punta Poloche (1221 m). Con un traverso su antiche tracce, deviamo il percorso evitando la cima e raggiungendo la cresta che la collega a Punta Cucuttos (893 m) a circa 1160 m. Lungo la cresta l'orizzonte  si estende per tutto il Supramonte e verso il mare e le coste del Dorgalese.
Prima di raggiungere la fine della cresta una discesa fuori traccia tra roccette e ghiaioni ci conduce al sentiero (*) che collega Cucuttos alla Sedda ar Baccas (Sella delle Vacche) che seguiamo fino ad un bivio.
Ad un altro bivio a quota 750 m seguiamo la traccia che ci conduce in breve a S'Iscalone 'e su Portellu un ripido risalto che si scende con attenzione lungo una serie di passaggi rocciosi a sbalzo sulla sottostante piana.
Alla fine della parte più impegnativa siamo vicini allo sbocco a valle della Grotta Donini (proposta sul programma delle Guide Alpine) che visiteremo brevemente.
Ora un percorso molto ripido tra prati e ghiaioni ci conduce al fondo della Codula Orbisi lungo la quale attraverso un percorso “lunare” raggiungiamo Sa Giuntura, dove il Flumineddu si pensava fino a pochi anni fa si collegasse col Riu Orbisi, invece vi affluisce poco più a valle il Riu Titone mentre il Riu Orbisi seguendo un percorso più profondo raggiunge al fine la Sorgente Su Gologone nelle limitrofa valle di Lanaitho.

In breve raggiungiamo Pischina Gorropu da dove inizia la forra.
Una catena ed un cavo metallico permettono di aggirare la grande pozza della piscina e dopo poco di raggiungere la stretta vera e propria, la quale da accesso al sifone di Gorropu, che immette nella spettacolare gola.
Una breve traversata a corda ed una brevissima calata danno accesso al sifone. Lo si supera utilizzando una catena che con aerei passaggi, sul bordo alto del sifone, ci porta verso una calata a corda di circa 8 m, dalla quale si raggiunge il fondo della forra.
Ora superando alcuni massi e risalendo le pareti rocciose della gola si entra in un boschetto sospeso dove troviamo un ancoraggio per calata a corda (15 m) che ci deposita alla fine delle grandi difficoltà.
Il percorso da qui si snoda attraverso passaggi più o meno impegnativi per superare i grandi massi che costellano il fondo della forra.
Giunti nei pressi della caratteristica grande parete rossa e strapiombante della Punta Cucuttos delimitata a destra da un'enorme frana calcificata, ci si collega col percorso turistico lungo il quale si raggiunge la fine del canyon.
Su questa parete sono state “disegnate” le vie alpinistiche tra le più famose e difficili della Sardegna.
Non rimane ora che  seguire il sentiero segnalato e prettamente orizzontale che in circa 1.30/2.00 ore ci conduce al ponte di Sa Barva (S’Abba Arva), dove ci attende il taxi per il ritorno.  

Percorso 2 - Più che un percorso completo si tratta di una variante al Percorso 1.
Giunti al sentiero ufficiale dopo la discesa fuori traccia (vedi asterisco *) si risale brevemente e si scende frontalmente lungo un impervio canale (Dorgheddie) aggettante verso la vallata sottostante, che ci deposita presso una selletta dalla quale verso sud, si dipana una esposta e stretta cengia.
Seguendo la cengia con passaggi alpinistici ed esposti, si perviene alla fine di S'Iscalone 'e su Portellu da dove si riprende il Percorso 1. Ore 2.00


CODULA FUILI (canyoning asciutto)

INFORMAZIONI:

Discese a corda: n°5 - max. 22 metri

Dislivello:
percorso 1 - 100 m circa in salita (D+), 550 m circa in discesa (D-)
percorso 2 - 360 m circa in discesa (D-)

Esperienza tecnica richiesta:
percorso 1 - escursionista  
percorso 2 - escursionista

Attrezzatura personale: scarpe approach o scarponi da escursionismo (trekking), pantaloni lunghi e corti, maglietta, giacca a vento (ventina), zaino da giornata (max 20 litri), 2 litri d'acqua, crema solare, occhiali da sole.

Attrezzatura tecnica personale:
Casco, imbrago, lampada frontale, se in possesso (a chi ne fosse sprovvisto verranno forniti dalla Guida Alpina).

Descrizione:
Codula Fuili è una profonda gola situata nel Supramonte di Dorgali, la quale sfocia nelle bellissima omonima Cala.
E' un canyon asciutto piuttosto inforrato che regala sensazioni particolari grazie alle sculture naturali delle sue pareti adornate da una splendida vegetazione composta da lecci, muschi e felci.
Quattro discese a corda, ci depositeranno presso un incredibile bosco di oleandri attraverso il quale giungeremo alla Cala.

Percorso 1
Da Dorgali si risale la vecchia strada che porta alla Galleria Etza, il passaggio obbligato prima della costruzione dell'attuale tunnel automobilistico. I segni dei carri ancora si possono notare sul fondo roccioso del percorso.
Ora si scende in diagonale verso Monte Bonacoa e si risale brevemente alla selletta che ne fa contorno ad ovest.
Da qui su terreno ghiaioso ed aperto prima e boscoso poi si raggiunge la strada per Buchi Arta, punto di partenza del
Percorso 2 che in questo caso si raggiunge con servizio taxi.
Pochi minuti di discesa e si devia dal sentiero imboccando la codula.
Camminando e scendendo alcuni gradoni si raggiunge la prima calata.
Qui ci aspettano le prima due brevi discese a corda (18 m totali).
Ancora camminando e scendendo alcuni gradoni rocciosi si arriva ad un cangia con grande leccio che permette di eseguire la terza calata a corda (8 m).
Ora l'ambiente ci racchiude in uno scrigno roccioso e diventa più imponente.
Pochi metri e ci si trova davanti al salto più alto. Un cavo permette di raggiungere il terrazzino sospeso sul vuoto da dove con 22 m si arriva sul fondo di una bella caverna.
Qualche altro passaggio su roccette e si arriva all'ultimo salto di 15 m.
Ora un grosso masso incastrato blocca la strada e per superarlo possiamo passarvi sotto oppure salirlo e scenderlo dalla parte opposta.
Un salto di tre metri ci obbliga ad usare una corda fissa ed una Scala 'e fustes (scala attrezzata con tronchi) e subito dopo un altro passaggio simile anche se più breve, ci deposita nel bosco di oleandri.
La Codula ora si allarga nettamente e passando sotto alle pareti attrezzate per l'arrampicata raggiungiamo la Cala. Pochi metri di risalita alla strada ed il taxi ci riporta a Cala Gonone.


BADDE PENTUMAS (canyoning asciutto)

INFORMAZIONI:


Discese a corda: n°12 - max. 25 metri

Dislivello: 500 m circa in salita (D+), 450 m circa in discesa (D-)

Esperienza tecnica richiesta:
escursionista esperto con buona forma fisica

Attrezzatura personale: scarpe approach o scarponi da escursionismo (trekking), scarpe di ricambio, pantaloni lunghi e corti, maglietta, giacca a vento (ventina), zaino da giornata (max 20 litri), 2/3 litri d'acqua, crema solare, occhiali da sole.

Attrezzatura tecnica personale:
Casco, imbrago, lampada frontale, se in possesso (a chi ne fosse sprovvisto verranno forniti dalla Guida Alpina).

Descrizione:
Canyon maestoso ed affascinante con panorama mozzafiato sulla vallata di Lanaitho.
Parzialmente asciutto,presenta delle pozze poco profonde.
Dopo le piogge si incontrano delle cascatelle nella metà inferiore.
Il suo percorso necessita di 13 calate, delle quali la più lunga di 25 metri, alternate a tratti di marcia.
Ambiente grandioso.


Percorso - Dal Rifugio “Sa Oche” posto in fondo al vallone di Lanaitho si imbocca un sentiero che aggira a destra la grotta di Sa Oche e che passando per 3 ovili giunge sulla Piana di Ortini, un evidente altopiano pietroso.
Da qui si prosegue in direzione sud raggiungendo il punto in cui comincia a formarsi la forra, la quale diviene progressivamente più profonda e porta in breve alla prima calata di  25 metri che da accesso al nostro percorso.
Seguono 12 calate di varia altezza.
Dopo l’ultima calata non rimane che camminare un quarto d’ora giungendo alla fine della forra.
Si raggiunge un altro rio in secca, vicino ad uno sterrato che si percorre e che riporta con camminata dolce al Rifugio “Sa Oche”.


COSTO:

Minimo 4 e massimo 8 persone,  450,00 € a persona

Servizi inclusi:

accompagnamento della Guida Alpina, assicurazione RC, assicurazione infortuni, assicurazione recupero, materiali collettivi ed individuali (corde, moschettoni, casco, imbrago, ecc.).


Non incluso:

servizi di transfer A/R e qualsiasi altro servizio non descritto nella sezione precedente.



N.B.: l'assicurazione contro gli infortuni è un servizio offerto in esclusiva ai nostri clienti!


 
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